Ore 8:40.Sabato mattina. Qualcuno apre sommessamente la porta la mia camera. La Carla (a.k.a. mia madre) infila la testa bionda nel buio pesto della stanza e:
"Rà...sei sveglia?"
(Ecco. Aggiugno questa alla lista delle 5 cose che mi mandano in bestia. E la ragione mi sembra evidente (se sono in camera mia, con gli scuri sbarrati, sepolta sotto le coperte ma, soprattutto, se mi sono coricata 5 ore fa, che cosa vuoi che stia facendo? giocando a carte al buio?)
Per un attimo vengo posseduta da un folle istinto omicida e a fatica mi trattengo dall'urlare:
"Che cazzo di domande mi faaaaaaaaaaaaaaaaai!!!"
ma mi aggrappo disperatamente all'unico neurone sano che è sopravvissuto alla serata e, con voce amabile, rispondo:
"Ciao madre, starei dormendo. E' per caso arrivata la fine del mondo?"
(Carla)
"Non ancora..volevo solo chiederti se avevi voglia di venire a comprare gli ultimi regali di Natale...però adesso. cioè subito, che poi sennò viene tardi.."
(piccola postilla: più la gente invecchia e più sviluppa questa tendenza a voler fare le cose nelle primissime ore del giorno per paura che "poi venga tardi"...tardi per cosa, io, sinceramente, non l'ho ancora capito).
E che può rispondere l'unica figlia degenere di cui una madre dispone, la figlia che non vede mai, che frequenta "una compagnia di alcolisti" e che "alla soglia dei 30 anni non ha ancora messo la testa a posto"? Rsponde così
"Madre, io veramente mi sarei coricata da non molto. E' proprio così urgente?"
(Carla)
"No va ben dai, tu dormi io vado da sola.."
E il bastardissimo ricatto del "vado da sola" ha funzionato anche stavolta, così che la sottoscritta si alzava di botto, apriva gli occhi al mondo pronta ad iniziare una nuova giornata.
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Dopo una giornata da incubo passata tra il caos infernale dello shopping natalizio, arriva il sabato sera.
Non ho nemmeno avuto il tempo di andare a casa e indossare una mise più consona alla serata e diversa dal jeans, stivale e maglioncino che ho stancamente portato per tutta la giornata. L'aperitivo inizia alle 18:30 con un necessario caffè, seguito immediatamente da due Bombay Tonic per mantenere una certa immagine presso il pubblico (chi mai ordina un caffè al bar degli aperitivi?!).
I gin tonic da due diventano presto 4, inframezzati da uno spritz aperol che, a dire la verità, mi ha un pò appesantito.
La serata è davvero piacevole. Si ride e si scherza con la gente, ci si scambia gli auguri di rito con gli amici, si fanno due parole abbracciati dal freddo gelido che incombe su Verona.
Però io sto bene. L'obiettivo della serata è arrivare alla Scala (unico locale in centro città dove la popolazione si può scatenare in danze sfrenate fino alle 4 di mattina). Piccolo dettaglio:sono appena le 23, fa un freddo bastardo, son quasi 5 ore che bevo e mi sta calando la ciccagna. Soluzione: mi dirigo al bancone e, facendomi coraggio con la sisterM, ordiniamo una Coca-Cola.
Il barista ci guarda. Sorride. E, incredulo, azzarda la seguente frase: "Hai detto cocacola?! Ma stai bene?". Rispondo che sì, sto bene. E che la mia scelta analcolica è dettata da motivi....oddiooooo!!non riesco a trovare una giustificazione plausibile. così non mi resta che accettare la lattina che mi viene porta dal bartender con un ghigno beffardo (il barista non sa neanche quanto costi la bibita. mi chiede un misero euro. ndr)
Comunque sia, riusciamo a tirare mezzanotteemezza, a raggiungere il locale e a fare chiusura.
La Family è al completo. Non mi sembra neanche vero! sisterS che era tutto un glitter, splendido come al solito, io&la sisterM che siamo state come sempre scambiate per lesbiche (e sta cosa davvero qualcuno dovrà spiegarmela,un giorno....)
Usciamo che sono le quattro e mezza, ci scambiamo gli ultimi regali (la Family adesso ha il suo Sigillo Reale!!!!!), salutiamo le ultime persone che erano rimaste con noi (???!!!) e ognuno si dirige verso la propria branda.
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E' la vigilia di Natale. E' mezzogiorno. Sono sveglia già da un'ora e sto per scendere di sotto a mangiare qualcosa, visto che è due sere che ceno a taralli&cetriolini. Un altro weekend è passato. E devo dire che sono proprio soddisfatta. Ho avuto quello che desideravo (amici, alcol e divertimento) per cui GRAZIE BABBO NATALE!!!
PS: Caro Babbo, per l'anno prossimo ti chiedo soltanto questo: fà che la sottoscritta, per ogni regalo che compra per qualcun altro, non debba sentirsi obbligata ad acquistare qualcosa anche per sé, per compensare la propria munificenza, perché questa abitudine ha influito non poco sulle mie finanze...Per colpa tua, Caro Babbo, mi sono riempita la casa di cose assolutamente non indispensabili (inutili mi sembra troppo brutto...e poi, l'inutilità non esiste), quali ad esempio due set di asciugamani di lino (che chiaramente non userò mai), un umidificatore nuovo (quello che avevo non faceva abbastanza vapore), un cuscino al miglio e farro (non chiedetemi altro) e svariati prodotti di bellezza (di cui ero già in possesso). In ogni caso, ti ringrazio Caro Babbo per avermi tenuto lontato dai negozi di scarpe e di borse. Fà in modo che questo trend perseveri almeno fino ai saldi.
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BUON NATALE A TUTTI!!!!
4 commenti:
Il cuscino ai noccioli di ciliegio è la fine del mondo!!!
Sembra che io sia sopravissuto alla 2 giorni-all'ingrasso...
Ma a Natale il cellulo non funzionava e le chiacchiere dei parenti saranno lunghe da smaltire e da digerire....
un baciuo dalla sister
Carino il tuo blog...
Auguroni anche da parte mia.
Manuel
Ah, e così la tua sarebbe una compagnia di alcolisti? Immagino di dovermi raggrellare della cosa, visto che solitamente esci con me. Sò soddisfazioni! ;)
ehehehehe.direi proprio di sì.alcolisti e dddrogati!:P
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