piccolo estratto da La Repubblica di oggi:
La domanda globale di carne si è letteralmente impennata negli ultimi anni, sulla scia di un benessere crescente, alimentata dal proliferare di vaste operazioni di alimentazione forzata di animali d'allevamento. Queste vere e proprie catene di montaggio della carne, che partono dalle fattorie, consumano quantità smisurate di energia, inquinano l'acqua e i pozzi, generano significative quantità di gas serra, e richiedono sempre più montagne di mais, soia e altri cereali, un fatto che ha portato alla distruzione di vaste aree delle foreste pluviali tropicali.
[...]Considerato poi che lo stomaco delle bestie allevate è fatto per digerire erba e non cereali il bestiame allevato a livello industriale prospera soltanto nel senso che acquista peso rapidamente
[...]Questi animali nutriti a cereali contribuiscono oltre tutto a una serie di problemi sanitari tra gli abitanti più benestanti del pianeta, quali malattie cardiache, alcuni tipi di cancro e diabete.
[...]Se gli attuali trend continueranno, invece, la carne diventerà una minaccia più che un'abitudine.
Secondo me è un interessante spunto di riflessione, indipendentemente dalle convinzioni alimentari di ciascuno di noi.
Poi, per quanto mi riguarda, meat kills.
20080128
la bistecca fa male alla Terra
alle
09:53:00
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1 commento:
ma questo e' solo una piccola parte del problema grande che si chiama Mondo... anche se smettessimo di mangiare carne e tornassimo allo stato brado, senza cambiare tutto il resto, questo non ci farebbe tornare indietro fino al punto del non ritorno...
Sinceramente mi sono rotto di pensare ai nostri piccoli contributi, quando tanto nessuno muovera' un dito per quelli grandi... no, no, non ci credo piu' che col contributi di noi microbi si possa cambiare il mondo, quando vedo che nemmeno c'e' accordo su kyoto e vedo montagne di rifiuti che inquinano l'impossibile... ma potremmo parlare del petrolio e di milioni di altre sconcezze!
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