lascio la casa vecchia per quella nuova. so cosa perdo e so anche cosa trovo: un fisico distrutto da un weekend di pulizie e da un frenetico su e giù di scatoloni da 4-piani-senza-ascensore (che, forse, avrei preso nonostante la fobia, spinta dalla paralisi del ginocchio destro). porto sul volto i segni di una stanchezza senza ritegno. mi commuovo guardandomi allo specchio che, per tale motivo, decido di lasciare in punizione in un angolo della casa vecchia.
ho una pianta grassa, le gallinelle di stoffa attaccate alla porta e un vestito che porta, indelebili, i segni della brioche alla crema che ho mangiato camminando per strada senza cappotto.
intanto lavoro, scrivo che l'autorità adita non è competente a decidere in merito alla questione, e mi esalto all'idea che questa sera finalmente finirò il libro di Murakami.
20080331
last night
alle
10:14:00
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8 commenti:
erre tu cosa mi mandi?
m
ti mando dell'altra muzica che tu non conosci
musica fotografica?
mmmmmhhhh
buh
boh
bah
beh
anche, sì.
ok come facciamo????
m
decide toi.
bien sur
ma nn saprei...
ufsi digame!!
la casa nuova....mmmmhhh
mancano solo i cicles nella parte sinistra del letto.
ritrovati la mattina dopo, giorno o mesi.
manca un tantino.
bellina lei
pedro? anche lui nello scatolone?
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