oggi ho preso la metro. era una vita che non la prendevo. e mi è parso che la gente non abbia nel corso del tempo sviluppato un buon rapporto con la stagione primaverile, in fatto di abbigliamento. ho come l'impressione che le persone abbiano una certa riluttanza a investire del denaro in capi di vestiario dall'utilizzo temporale limitato, quali il cosiddetto spolverino. confesso che anche io per un periodo, pari a circa due giorni, credo, ho pensato ma che cavolo me lo compro a fare, un giubbino primaverile che mi servirà sì e no per due settimane? sbagliato signori, sbagliato! perché il prezzo da pagare non è solo quello dell'abito in sé, ma sono anche le conseguenze che con poca fatica definirei morali dell'andare in giro vestiti male nel cambio di stagione. e non mi riferisco alle mezze stagioni, parlo proprio della primavera. perché l'autunno ha la scusante dello strascico del caldo estivo ma la primavera non perdona. si va da un estremo all'altro. si vedono persone grondanti di sudore che, con una temperatura esterna diurna di 19 gradi, indossano ancora il piumino, oppure ragazzi che, giustificandosi con la giovane età, girano in maglietta a fine marzo.
nossignori, un simile atteggiamento non è scusabile!
spendete questi 99,95 euro da zara e compratevi un misero trench.
oppure spendetene anche meno ma vi prego, ve lo dico col cuore in mano, investite in giubbini da mezza stagione.
ne sarete estremamente ripagati, soprattutto in termini di auto stima.
20100324
24 marzo, ovvero non siete obbligati a vestirvi di merda solo perché è cominciata la primavera
alle
18:28:00
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