20100328

camera con vista

ecco. sono tornata. e sono parecchio provata. così provata che mi limiterò a dire che, tutto sommato, non è andata così male. abbiamo fatto parecchia festa, soprattutto venerdì sera, così tanta festa che il mio collega avvocato ha rischiato di farsi arrestare dalla polizia. cosa peraltro non così difficile, immagino, visto che a montecarlo il rapporto tra agenti di sicurezza e abitanti pare quasi essere di 1 a 2. dovunque ti giri c'è un poliziotto, anzi due, visto che girano sempre in coppia. lo fanno per non annoiarsi, credo. la cosa strana di montecarlo è che in giro non c'è quasi nessuno. il sabato pomeriggio la via principale era quasi vuota. il porto era deserto. c'erano solo dei ragazzini che giocavano sulle barche di papà. la città si anima dopo le 2 di notte. allora in giro c'è il disastro. è pieno di avvenenti donnette che avvicinano i signori per chiedere loro se dormono da soli o se vogliono compagnia. la tariffa è di 500 euro. sabato abbiamo fatto una caccia al tesoro per tutta la città ed è stato molto fico. organizzata da dio e io mi sono assai goduta.
in ogni caso, quello che ho notato di montecarlo è che a) la carta igienica fa schifo ed è mediamente di qualità molto bassa b) non ci sono annunci mortuari. forse i monegaschi sono costretti da una legge locale ad andare a morire lontano da casa. un po' come i gatti c) siccome ho dovuto mettere i tacchi per ben due sere di fila, alla seconda mi son trovata nella necessità di tornare in albergo camminando scalza per strada. mi girava la testa dal maldipiedi, giuro. in ogni caso, arrivata in camera avevo i piedi puliti. puliti signori. cioè, non lindi, ma sicuramente meno sporchi di quando cammino scalza in casa mia. orrore.
di seguito, un po' di foto.
camera con vista. la mia.

le carpe del giardino giapponese.


montecarlo, la città triste

e la cosa più triste che ho visto a montecarlo

e per finire, i miei piedi e la di loro birra


sul mio balcone è spuntato un tulipano nano,

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