sono seduta sul water e scrivo.
scrivo perché non mi va di alzarmi da qui.
ci sto proprio comoda. c'è una luce perfetta, gli uccellini che cantano, ho le gambe distese sul termosifone di fronte e mi chiedo perché mai dovrei andare di là.
oggi sono venuti a pranzo due amici.
ho cercato di fare del mio meglio, ma imbastire un pranzo dopo che la sera prima hai fatto una cena e sei tornata alle 5 di mattina non è molto facile.
comunque con andrea ho avuto una bella chiacchierata digestiva, più incisiva di due mesi di analisi, mi verrebbe da dire.
mi ha consigliato di fare un sacco di tutti i miei pupazzi, di liberarmene e di darli a qualcuno x due mesi.
mah.
fra poco andrò di là a cercare di prepararmi psicologicamente a una settimana davvero impegnativa.
martedì e mercoledì a bruxelles con l'amministratore delegato.
si va al parlamento europeo, stavolta.
con tanto di cena di gala.
sarà impegnativo, ma mi gongolo all'idea del room upgrade che l'hotel mi ha concesso in quanto "frequent visitor".
tra le tre opzioni disponibili (gift voucer per un conoscente, late check in e room upgrade) ho optato per la stanza più fica, visto che il free bar non era contemplato.
robe da matti.
che tristi espedienti.
poi venerdì si parte alla volta di montecarlo per il simpatico weekend di festa aziendale, dove tutti i dipendenti potranno godere di attività sociali comuni per festeggiare i trent'anni della società.
lo scrivo e davvero mi sento male.
mi sembra di stare vivendo in un universo parallelo.
tutto questo non va bene.
non va bene per niente.
devo diventare alice nel paese delle meraviglie.
devo trovare una via di fuga.
e presto, anche.
forse, se mi mettessi uno scolapasta in testa starei meglio.
forse lo farò.
per il momento, gonfio le ruote della bici e faccio un salto in libreria a comprare dei libri.
20100321
news from wc
alle
16:31:00
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