20100307

tra le cinque cose che odio

sarebbe più corretto dire tra le tre cose che odio c'è quando mia mamma mi chiama al telefono con lo scopo di farmi risolvere i suoi problemi con la tecnologia. tipo dieci minuti fa. il telefono suona. vedo che a chiamare è lei. l'avevo sentita da un'ora, quindi le alternative non erano molte: o mi telefona perché si è scordata di parlarmi dell'ultima multa che è arrivata a casa, oppure ha mandato in palla il computer, un'altra volta. è la seconda. "ascolta rachele, io ho acceso il compiuter (lei lo scriverebbe così, ndr) come al solito poi non so cosa ho fatto e adesso la barra blu è sotto, ma io non ho fatto niente eh".
primo step: cercare di interpretare il messaggio mantenendo la calma. "mamma, ma cosa vuol dire che la barra blu è sotto?"
"eh io ho acceso il compiuter e sullo schermo ci sono le figurine, come al solito, ma quando schiaccio internet la finestra non si apre e c'è una barra blu, ma io non ho fatto niente eh!". ogni domanda riceve una risposta che termina con una frase di scuse.
la mia personale interpretazione mi porta a capire che si tratta solo di una banale operazione di cliccare sul quadratino per allargare la finestra. ci provo. "mamma adesso prendi il mouse, vai sopra la barra blu, clicchi il tasto destro e provi a spostarla in alto". "ma io vedo le figurine e la barra blu è sotto. ci ho già provato, a prenderla col maus. non funziona". "mamma, devi solo aver ridotto la finestra di internet al minimo, non è successo niente. fai come ti dico. prova almeno." "ma io non ho fatto niente!" "mamma prova a tirare su la barra blu e a premere sul quadratino più grande, in alto a destra". "ma qua non viene su! il maus non serve a niente! ma maledetto compiuter!!"
tu tu tu tu tu
non ce la faccio.
ogni volta finisce che le sbatto il telefono in faccia.
è un dialogo tra sordi.
io non son capace di spiegare e lei non ascolta.
venerdì quando tornerò a casa e le spiegherò come doveva fare la risposta sarà "beh, se bastava fare così potevi dirmelo, per telefono".

anche stasera, come ieri, ho provato ad andare a vedere il film di scorsese.
un'ora prima i biglietti erano tutti esauriti.
credo che dopotutto rinuncerò.
già scorsese mi piace poco, poi ho letto che sto film non è un gran ché.

in compenso, mi sono comprata il giovane holden, che tra breve inizierò a leggere.
quel libro è molto bello, mi è stato detto una volta.

il mio telefono sta attraversando una lunga e faticosa fase di agonia che lo porterà a spegnersi definitivamente nel giro di qualche settimana. per ora, non ho in mente di sostituirlo.
preferisco investire i soldi in creme miracolose.
la mia pelle è in effetti più distesa e levigata.

oggi sono stata a vedere due mostre.
quella di tim walker in galleria sozzani, che finiva oggi, era gratis e piuttosto fica.


e quella di lichtenstein in triennale, perché pensavo che fosse gratis visto che avevan fatto pubblicità su pubblicità dicendo che questo weekend i musei statali erano gratis per le donne e invece, ovviamente, la triennale non aderiva all'iniziativa.
poco male.
al primo piano c'era anche una sala dedicata ad Araki Nobuyoshi, che io adoro, ma allestita così male, ma così male da quelli di Max, prodi organizzatori dell'iniziativa, che quasi quasi se lo sarebbero potuti risparmiare.

stasera c'era un house concert di Dente qui a Milano.
ma io non sono riuscita a entrare.
Matteo, se mai leggessi questo post sappi che ti odio.

detto questo, buonanotte.

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