sto ancora attraversando la fase ovattata del post-sbronza.
ho dei pensieri, ma sono lontani.
rispondo, ma non so bene cosa.
cammino, ma con i piedi di un altro.
vedo che ho le unghie lunghe, dico le taglio, vado in bagno e mi dimentico cosa dovevo fare.
cose così.
prima in centro c'erano le varie delegazioni sportive a presentare le diverse discipline, dall'hockey su ghiaccio alla scherma.
e c'era pure la federazione italiana del badminton.
mi sono fermata nel tentativo di chiedere informazioni. il mio interlocutore era un ragazzo alto, barba in ordine, occhio blu, faccia da attore di Vivere. uno che verrebbe considerato un fico, insomma.
l'unica cosa che sono riuscita a chiedergli è stata ma per giocare a badminton serve proprio fare i corsi?
lui si è messo a ridere e ha chiamato lì un vecchio, apparentemente il capo della federazione, che mi ha attaccato un pippone spaventoso paragonando i corsi di inglese a quelli di badminton.
la tappa al Naturasì con mammà è stata se possibile ancora più impegnativa. ora mi ritrovo la casa traboccante di legumi di ogni genere e sorta, di fette biscottate di ogni varietà di cereale prodotte dalla terra, da radici giapponesi nei vari toni del marrone.
per cercare di riprendermi sto cucinando piselli.
domani andremo a Torino. mamma vuole vederla. a me va bene, così colgo l'occasione per salutare qualche amica locale.
stasera dovrei andare a un compleanno. un compleanno con i tacchi. che tristezza fa dire vado a un compleanno? a me molta. infatti mi sa che magari non andrò.
vedremo.
dipenderò dai piselli.
volevo anche dire che ieri in aereo Alitalia stavolta passava Libero.
io credo di aver raramente letto un 'giornale' così povero di contenuti e così scritto col culo, anche dal punto di vista grammaticale.
sono in particolare rimasta colpita da un pezzo in cui si disquisiva sull'opportunità per personaggi quali Ginevra Elkann o Alessandra Einaudi di posare per la nuova campagna dell'Oviesse indossando cardigan da 19 euro e 95. Questo perché, nonostante i soldi loro li devolvano poi in beneficenza, lo sanno tutti che la Elkann si è sposata con un vestito di Lanvin in una villa con invitati provenienti dal jet set. Quindi, la massaia non può credere che davvero Ginevra Elkann vada all'Oviesse a comprare un cardigan da 19 euro e 95.
Puro delirio narrativo.
Vergognoso utilizzo della libertà di stampa.
Abuso del diritto di cronaca.
Questa giornata mi sta dando fastidio come un pelo appoggiato in un punto invisibile della mano.
Come quando senti che c'è qualcosa che ti solletica il dorso, guardi ma non vedi niente, poi ti accorgi che, tra l'incavo dell'indice e del medio, c'è un piccolo capello.
Ascolto Terje Nordgarden e un po' mi passa.
Per questo, ringrazio.
20100904
come un pelo sulla mano
alle
18:25:00
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