se mi va bene e c'è lo sioppero, domani non parto.
se mi va bene e c'è lo sioppero, domani non dovrò passare la giornata a far ballare le scimmie aspettando che venga sera per andare in albergo.
se mi va bene e c'è lo sioppero, domani non dovrò mettermi le calze per arrivare nella desolata landa belga a non mangiare le patatine fritte. è l'unica cosa che sanno fare e mai, mai una volta che ce le abbiano proposte per pranzo o per cena.
io, ripeto, non so cosa ci sia che non va in questi giorni, ma se i pianeti non girano la vedo dùra. la negatività mi porta lavoro. lavoro come una disperata in questi giorni. l'ha detto anche il grande capo. l'ufficio legale dovrà lavorare molto, nei prossimi mesi.
fusione internazionale.
tanti piccoli stronzi che si fondono in un unico, grande, stronzone.
uguale=lavora, piccola recel, lavora. che al termine della scalata anche, tu come gli altri, avrai una bella strada davanti. quella dell'ufficio di collocamento.
e tutti i cari sottoposti mi passano a fianco facendo la battuta - visto, l'amministratore delegato tra tutti i nomi che poteva fare ha fatto il tuo..
ma fottetevi.
e se proprio proprio invece di leccare il culo fatevi crescere le tette.
basta. mi sto involgarendo.
e non posso, proprio adesso che sto per iniziare a fondere.
oggi è santa rachella. è la prima volta che mi fanno gli auguri per l'onomastico. e, spero, anche l'ultima. è stato un tizio, un nostalgico del ventennio, in ricordo della moglie del suo duce.
potrei diventare molto volgare. quindi mi trattengo.
anche perché la sfogliatella napoletana che mi ha portato l'ho poi spazzolata in minuti due netti, briciole cadute sul pc aziendale comprese.
vabbè basta, mi do fastidio.
contemplo un po' di musica e poi dormo.
domani, sveglia alle 4 e 30.
mio dio mio dio, ma perché sei così bello e così intelligente, matthew herbert? perché, mio dio?
20100928
sioppero
alle
23:28:00
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