dopo il momento di esaltazione cosmico-cinematorgrafica vissuto questo pomeriggio a torino (e dissoltosi dopo una mezz'ora abbondante) e tornata a casa esausta dopo un pulcioso viaggio su un treno regionale Trenitalia seduta a fianco di una coppia lei-20-enne-figa-di-viso-ma-sfondata-di-fianchi-e-molto-gravida di un ragazzo-di-etnia-marocchina-con-tuta-verde-e-mutande-dallo-spesso-elastico-in-vista, dicevo, tornata a casa ho per ragioni non meglio identificate deciso di farmi un pediluvio.
premesso che secondo me la parola pediluvio andrebbe stralciata dal vocabolario in quanto termine di orribile pronuncia e infimità intrinseca, mi sono riempita di acqua "il lavabo utilizzato per il lavaggio della parte esterna dei genitali, delle natiche e dell'ano" (e mi permetto di far notare con un certo orgoglio che neanche Wikipedia non contempla il pediluvio tra le funzioni tipiche del bidet).
ho poi riempito detto lavabo con dei sali e ci ho immerso le estremità inferiori.
per dovere di cronaca devo precisare che, così come col bidet, anche con i miei piedi ho un rapporto di amore-odio. anzi, più che di amoreodio ho un rapporto paragonabile a quello che, da vegetariana quale sono, ho con la carne: i miei piedi mi fanno pena.
mi fanno pena perché sono l'unica parte di me magra, lunga e in parte anche rovinata (da piccolissima mi sono rovesciata diversi litri di acqua bollente sul piede sinistro e tutt'ora, quando mi abbronzo, cioè assai di rado, mi appare una macchia scura sul piede, che sale fino alla caviglia, e che sarebbe la cicatrice). insomma, il mio pediluvio flash è durato 47 secondi di orologio. il prossimo, fra 32 anni. forse 30, considerando che io quando faccio la doccia i piedi raramente li lavo, perché comunque l'acqua e il sapone ci cadono addosso lo stesso,
concludo facendo vivi e vivaci complimenti a FabriFibra per questo
un tributo così..intelligente e inaspettato ai Clash davvero non me l'aspettavo.
complimenti, cazzo.
20100905
sul bidet e il difficile rapporto con i piedi
alle
22:30:00
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