20101004

typo

'ecco dottor(ess)a, io ho tipo male all'ombelico, ma male tipo tanto e tipo a fitte, e mi sento che c'è tipo qualcosa..tipo di tondo..'
'eh, sarà una cisti'
'ma vede, in realtà mi hanno operato qualche anno fa, sa, una laparoscopia, non è che forse è un'ernia?'
'eh, allora otrebbe essere. si metta sul lettino e mi faccia vedere'
la dottora guarda in alto e tocca.
chissà perché i dottori quando ti visitano guardano sempre al soffitto.
'facciamo un'ecografia per vedere'
'sì ma la gente che ha questa cosa, tipo che cosa fa di solito?'
'eh, di solito se la tiene'
'ma io ho letto su internet che si può anche operare, tipo..'
'eh sì, si può anche operare. nel frattempo, le ricordo che il suo tesserino medico è in scadenza'.
non mi sono avventurata nel discorso ernia che si strozza e ti fa tipo esplodere la pancia per non sentirmi dire 'eh, succede'.
grazie, dottor(ess)a.
se mai dovrò pagare una multa verrò da lei.
che come medico fa davvero schifo, se lo faccia dire, ma a tenere la contabilità è davvero brava.

in tutto questo sono molto triste.
sono molto triste e mi chiedo se nella vita ci sia una qualche equità preordinata. perché a me a volte sembra tanto di no. c'è gente che passa una vita dentro e fuori dagli ospedali, magari per delle cazzate, però andare in ospedale non è mai bello. c'è gente che invece in ospedale ci finisce all'improvviso per cose gravi. e poi c'è gente che un dottore non l'ha mai visto, manco in punto di morte.
a me pare che la salute sia come l'errore di battitura. può capitare, ma anche no.

in tutto questo, avrei tanto bisogno di sentire una storia sugli elefanti rosa. stanotte ho cercato di raccontarmela per addormentarmi, ma non me n'è venuta in mente una.

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