20110119

rolling shutters

oggi pensavo che è un sacco di anni che non abito più in una casa con le tapparelle.
saranno circa 22, 23 anni.
dalla prima casa in cui ho vissuto con i miei.
poi forse anche all'università ho avuto una casa così.
dopo basta.
prima vedevo qualcuno che abbassava la tapparella in un condominio e mi è venuta la tristezza.
un tristezza pesante.
la tristezza della miseria.
e poi la fame.
una fame atavica.
è da stamattina che ho una fame stronza, di quelle insaziabili.
atavica.
come il cane di un canile che nessuno voleva perché mangiava in continuazione ed era troppo grasso.
così.
oggi non ho detto di no a nessuno: kinder cereali, biscotti, panna montata (anche se mi fa schifo), pizza della bestemmiatrice, lacocacola. tutti benvenuti.

la nebbia non finisce più.
io ho le ossa umide e non riesco a scaldarmi.
fuori, nebbia. a casa, umidificatore.
almeno la nebbia di casa è profumata al pino mugo.
come al solito, in motorino ho pensato a un sacco di cose fiche da scrivere che poi sono evaporate.
o forse me le sono mangiate.

comunque di sicuro pensavo ad anita pallenberg e al fatto che mi riesce bene scrivere per gli altri.
quindi, aspetto che qualcuno mi voglia come ghost writer.
ah, il progetto ti tiro le guance, brutto gay di merda, continua anche nel 2011.

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