ho finito un altro libro di Murakami. leggere Murakami mi fa stare bene, c'è poco da fare. ho appena terminato una sua specie di biografia, che ha voluto concentrare sulla sua passione per la corsa e la relazione tra l'attività sportiva e la sua capacità di scrivere. è semplicemente divino. i suoi ragionamenti sono così lineari, semplici, puliti, che talvolta rasentano una banale perfezione. forse è scontato da dire, ma sento mie tutte le cose che lui dice, condivido ogni singola parola e mi immedesimo a tal punto che, arrivata alla fine di un suo racconto, mi entra addosso una sensazione di straniamento e mi sento come in parte "alienata" per qualche giorno. è molto difficile da spiegare. e non so nemmeno perché lo sto scrivendo.
in ogni caso, adesso mi metto seriamente a leggere Carver. e lo faccio per due motivi. uno, è perché i libri mi sono stati regalati da una persona. due, perché è lo scrittore preferito di Murakami. e se così è, un motivo ci sarà. e io lo voglio scoprire.
comunque, stamattina sono andata a fare la spesa al mercato degli agricoltori dove vendono tutta la frutta e la verdura che viene prodotta in zona. è stato fighissimo, ho comprato un sacco di cose, dai kiwi al topinambur, spendendo davvero poco.
poi mi sono fermata in pasticceria a prendermi sei paste giganti, di cui tre al cioccolato.
yummi.
ieri sera sono stata a cena a casa di amici e c'era un muflone di pelo della Nuova Zelanda e non so cosa mi abbia trattenuto dal rapirlo.
questo è quanto.
20100214
l'arte di correre e i mercatini a chilometro zero
alle
11:47:00
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1 commento:
lui scrive in una maniera che se anche parlasse di come si pulisce lo sporco tra le dita dei piedi, risulterebbe interessante e coinvolgente. non c'è niente da fare.
sta di fatto che, il prezzo di quel libro, è una vergogna.
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