20100422

una gonna fru fru

lo smog fa schifo. e quello di milano più degli altri. non è come lo smog di verona. o di parigi. o di londra. è qualitativamente diverso. è uno smog che ti piglia lo stomaco. la mattina quando esci dal portone di casa e ti ritrovi catapultato nella circonvallazione vieni aggredito da questo odore, acre e pungente, che ti arriva diretto diretto nello stomaco. è come l'odore dell'olio fritto del ristorante cinese. sì, lo smog di milano è uno smog cinese.
questo è uno dei motivi per cui io non morirà mai a milano di mia spontanea volontà. e anche se un camion mi tirasse sotto mentre lo sorpasso da destra nella corsia taxi bus, vi prego, prendete il mio corpo e buttatelo in mare. portatelo via, ma lontano dai navigli.
vorrei andare via da milano anche per non sentire più discorsi del tipo io il colloquio a un nero non lo voglio fare perché con tutti gli italiani che ci sono senza lavoro preferisco dare la precedenza a loro. e cosa dovrei fare io, di fronte a cotale affermazione? dire bravo, che ti sei limitato a chiamarlo nero e non sporco negro?
io credo che l'ignoranza non abbia più limiti di cultura/classe sociale.
compra pure il cane di razza, ma ricordati che i più intelligenti e longevi sono i bastardi del canile.
è un paragone che non c'entra un cacchio, lo so.
però oggi guardavo i cani al canile e pensavo che loro non sono razzisti. tra di loro son tutti cani.

prima mentre la mia gonna fru fru svolazzava allegramente ai 60 all'ora mi son vista passare di fianco non una, ma due signore in bicicletta con i jeans e gli stivali. odio l'abbinamento jeans e stivali. lo odio. io non assumerei mai una persona che indossa jeans e stivali.

in piscina oggi mi son dimenticata le ciabatte e la signora delle pulizie mi ha prestato le sue.
ah, era nera.
mi ero scordata anche le mutande, ma questa cosa ho preferito non dirgliela.

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