20101116

ghostwriting and letter

tutto parte da qui.

c'è sandra, che è la mia collega italiana che lavora a Bruxelles.
mi chiama.
'oh rachele preparati, metà dicembre ti mando a roma, te e il grande capo, son riuscita a organizzare un incontro con un tizio al ministero delle attività produttive...'
'.....'
'e ecco, bon, adesso bisognerebbe scrivere una mail mooolto formale in cui si presenta un po' la nostra azienda, chi siamo, cosa facciamo, cosa vogliamo, e alla fine si chiede ufficialmente di fissare un incontro. robetta semplice, insoma'
'.................'
'lo sai che io sono un cane in italiano, vero? avevo 5..quindi...insomma, dai fai tu che sei fantastica'.

e io scrivo.
mi diletto a scegliere le lettere, a sistemare punteggiature, a cercare sinonimi e a creare una formalità che profuma di accogliente, professionale e disponibile allo stesso tempo.

eseguo l'ordine, passo il risultato a sandra, che trasmette al ministro o al suo chi per esso.

stamattina arriva la risposta.
'Gentile Dottoressa, abbiamo ricevuto la sua mail, peraltro ottima sia dal punto di vista della forma che della sostanza, i miei complimenti, e blablabla bla blabla'.

mi dico grande, recel.

sandra mi risponde con un WOW, in copia il grande capo.

il grande capo mi incrocia.
'ho visto che sandra ti ha fatto i complimenti..bello il papiro, in effetti'.

questo per dire che la mia è un'azienda che pone al primo posto la gratificazione professionale dei dipendenti.

io di risposta ho mandato il CV a un'agenzia di ghostwriting, spendendo qualche parola per dettagliare il mio caso.
mi ha risposto un signore dicendo che, visto che anche suo figlio è un avvocato disperato, sarebbero lieti di inserire il mio curriculum nel loro database, se li autorizzo, e a chiamarmi quando ce ne sarà la necessità.

come priorità, io adesso ho quella di rispondere a una lettera.
ho la testa occupata da svariati cazzi, purtroppo solo lavorativi, ma ho deciso che mi ritaglierò del tempo di qualità per farlo.

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