il mio capo mi ha appena detto allivedelci buon uichènd.
oggi pare che i giapponesi si siano tutti vestiti di eleganza per andare al Consolato per dire campai! alla salute dell'imperatore, che compie gli anni.
in realtà l'imperatore è nato il 23 dicembre, ma a milano lo festeggiano oggi.
secondo me è una palla colossale.
io so che lui, il mio piccolo capo dalla camicia gialla a maniche corte col taschino e cardigan blu un po' sgualcito, lui domani parte per la Sardegna. ci va d'inverno, perché c'è meno casino. era un po' triste perché a pensarci prima avrebbe potuto partire oggi (quando io gli ho detto che però oggi ci sarebbe stato un sacco di traffico era molto sollevato) e anche un po' èreoccupato perché va in traghetto e I don't know how to get on the ferry with the car.
Io son sicura che quando dice così non mi sta prendendo per il culo, quindi cerco di capire che cazzo possa mai immaginarsi un giapponese che possiede una cuociriso parlante da 10 mila euro quando pensa al trasbordo della macchina sul traghetto: crede forse che dovrà indossare un cappello da cowboy e prendere una rincorsa alla Supercar per portare l'auto sul ponte d'imbarco? ha paura che, visto che siamo in Italia e che lui sta andando al sud, il traghetto sia tipo barcone da immigrati che non reggerebbe il peso della sua audiA8?
io avrei tanto voluto tirargli le guance e dirgli portati il pigiama comodo, che andrò tutto bene per te, il cane e tua moglie.
invece gli ho detto che anche io parto, sabato.
lui mi ha detto di non fare troppi sforzi e di non sollevare pesi, visto che ho mal di schiena forte in questi giorni.
io gli ho sorriso dicendo don't worry.
io un po' gli voglio bene, al mio capo giapponese.
20101203
allons enfant de la patri-ie
alle
15:55:00
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