20101217

caro Murakami

caro Murakami,

ti scrivo questa lettera per dirti che forse non potremmo mai incontrarci in Giappone.
sto infatti andando incontro alla morte per sonno.
è uno stato della mente in cui inizi a starti sulle balle, a inveire contro te stesso per delle futilità, in cui ti metti a tagliare con la mezzaluna le cime di rapa e poi invece che nella pentola antiaderente le fai cadere tutte sul fornello, tranne una.
ti piacciono le cime di rapa, caro Murakami?
a me abbastanza, anche se non ho ancora capito se la cima di rapa in quanto tale sia da considerarsi la foglia o l'infiorescenza.
e poi perché si chiamano cime di rapa? perché cime? io le rape non le ammiro molto, ma non ne ho mai vista una con le cime.
ti lascio, caro Murakami, ti lascio con questo video a testimonianza di quanto male mi voglio in questo momento.
ti lascio con una delle canzoni più schifosamente terribili di tutti i tempi, sacrilegio del sassofono.
ti prego di ascoltarla, non fosse altro per cercare di simpatizzare con il mio odio per i capelli biondi ricci e un po' crespi e per gli uomini che li portano.

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