20101222

hold me tights

oggi mi son svegliata strana e so che la stranezza ha sempre una concausa astrologica.
infatti Matteo Pavesi dice che c'ho la luna in tensione con saturno.
o forse viceversa.
in ogni caso, saturno è un nome che mi piace un sacco e se dovessi avere un figlio credo che lo chiamerei così. saturno ari uzi.

le parole del giorno sono bagnomaria, boero e panettone.

la paranoia del giorno è il natale.
il natale mi piace come concetto, mi piace quando me lo immagino con il buio e la neve al Rockefeller center e me che cammino con il paraorecchie bianco e dei sacchetti di media dimensione col fiocco rosso di raso, facendo la nuvoletta di vapore mentre sento i denti che si ghiacciano.
così lo vorrei, il mio natale.
invece corso buenos aires con le rose rosa e azzurre tutte illuminate mi fa tristezza, mi fa pensare al natale in Pakistan o chessò, in un altro di quei posti dove a natale non solo non fa freddo ma dove non c'è neanche un posto che ha dei sacchetti col fiocco rosso di raso.

la panacea del giorno sono delle calze rosadilana traforate. tipo queste. che nonostante le apparenze ci sono anche in rosa.
il fatto che costino 42 euro e che potrebbero potenzialmente durare due ore me le fa desiderare ancora di più.

che poi non c'entra niente ma c'è da dire che i cibi di natale mi fanno una tristezza che metà basta.
il panettone con la crema al mascarpone è una pietanza gustosa, ma fa una miseria a misura di cosmo.
per non parlare dello zucchero a velo, poi.
o di quelli che il panettone lo scaldano.
è come farsi scaldare la brioche al bar. 'me la scalda, così è più buona?'
inconcepibile.
se fosse per me, quest'anno proporrei un menù a base di boeri.
antipasto? primo? secondo? contorno? dolce? boero. boero. boero. boero boero boero. un boero dietro l'altro, finché non ne vinco uno.
una bella sbronza natalizia a base di boeri. con buona pace della Dolciaria Rovelli.

vado, và, vado a trasmettere le minutes from yesterday's meeting.

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