20110420

di seguito, per brevità, figura di merda

ufficio. ore 8:50 scarse (o 8:45 abbondanti, a seconda dei punti di vista). sono seduta come da manuale del perfetto scoliotico (una gamba piegata, appoggiata sulla base della sedia, con tutto il resto del corpo che ci poggia sopra in posa plastica da vitigno autoctono dello champagne). ho i tacchi. mi alzo per avvicinarmi al muro di armadi altezza 60 cm che mi separa dalla mia collega coi problemi di cuore (fisici, non sentimentali). srotolo la gamba, appoggio il piede numero uno per terra, mi inclino di lato, sollevo il piede numero due. con un inspiegabile combinazione dinamica il tacco mi si incastra in un angolo del maglione, nero e un po' lungo. io non riesco a contenere lo slancio e, per mantenere l'equilibrio nella posizione da bonobo in cui mi trovo, faccio un similbalzo in avanti che mi porta rovinosamente a terra con grave fragore di ginocchio-che-si-infrange-contro-tatami-di-simil-.linoleum. beige.
per dirla attraverso gli occhi di quei quattro (stronzi) che hanno assistito alla scena (stronzi stronzi), ho provato ad alzarmi ma per qualche assurdo motivo il tacco mi si è impigliato nel maglione, facendomi cadere a terra dove mi sono frantumata un ginocchio sul pavimento.
quello che sinceramente mi dà più fastidio è che la gente mi dica l'importante è che non ti sei fatta male (presente indicativo non mio, NdR) quando è evidente che non aspetta altro di andare al caffè per sputtanarmi.

3 commenti:

cloty ha detto...

hi hi...

Anonimo ha detto...

ciao erre

Anonimo ha detto...

erre come stai ti ricordi di me?????

de diggei...