20111214

bellamerda

quando piove è tutto più brutto. avere cose da fare diventa più brutto. e lo diventa anche fare le cose che uno ha da fare.
stamattina mi sembrava di passare col motorino in una gabbia di polli impazziti. di polli che corrono per non fermarsi al rosso e arrivare prima al lavoro, per poi uscire prima e rimettersi in macchina per essere a casa prima.
prima per cosa, che tanto piove.
oggi al lavoro continuo a togliere e mettere le scarpe col tacco.
le ho prese di un numero più piccolo, perché costavano poco e perché più grandi non c'erano.
quindi ora soffro le pene dell'inferno attraverso il terzo e quarto dito del piede destro, ma lo farò in silenzio.
ho cambiato deodorante, e non mi puzza più l'ascella destra. l'idea di spendere 9 euro e 90 per il resto della mia vita per accontentarla non mi fa saltare dalla gioia. anche perché con queste scarpe non ci riuscirei.
oggi è la giornata degli schemi che si ripetono, delle cose che non tornano e di quelle che si sistemeranno, ma forse anche no.
oggi è la giornata del nasello al limone della mensa, della maionese troppo gialla, del budino alla vaniglia che ha cambiato marca.
oggi è la giornata delle parole che iniziano con la lettera maiuscola, dei primi biglietti di natale, di facebook che non funziona, delle colleghe che mi accarezzano il braccio mentre ho le dita nel naso.

oggi avevo voglia di scrivere, ma avrei tranquillamente potuto farne a meno.

penso alla gente che pensa stando in un open space pieno di persone.


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